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Ianni: Blog: Falsi miti sull’AIDS
29 nov 2024

Ianni: Blog: Falsi miti sull’AIDS

L'AIDS, sin dalla sua scoperta, ha suscitato paure, pregiudizi e false credenze che hanno, in alcuni casi, contribuito alla sua diffusione. La disinformazione su questa sindrome, causata dal virus HIV, rappresenta uno dei principali ostacoli nella lotta contro di essa e comprendere meglio come funziona il virus, le modalità di trasmissione e le possibilità di prevenzione è essenziale per superare lo stigma e proteggersi in modo efficace.

Cos’è l’AIDS

L'AIDS, acronimo di sindrome da immunodeficienza acquisita, è lo stadio avanzato di un’infezione da HIV non trattata: questo virus attacca il sistema immunitario, indebolendo progressivamente la capacità dell'organismo di difendersi da infezioni e malattie.

È importante distinguere tra essere sieropositivi, cioè portatori del virus, e sviluppare l'AIDS: non tutte le persone infette da HIV raggiungono questo stadio, soprattutto grazie ai progressi nelle terapie antiretrovirali. Una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato permettono infatti di mantenere il virus sotto controllo, garantendo una vita lunga e in piena salute.

Nonostante le campagne di sensibilizzazione, molti falsi miti sull’AIDS persistono, alimentando discriminazioni e comportamenti rischiosi. Uno dei pregiudizi più diffusi è che la malattia sia esclusivamente legata a determinate categorie di persone, come omosessuali o tossicodipendenti. In realtà, l'HIV può colpire chiunque, indipendentemente dall'orientamento sessuale o dallo stile di vita, basti pensare che la trasmissione all'interno di coppie eterosessuali rappresenta una delle principali modalità di contagio in Italia.

Un altro luogo comune è credere che il virus si trasmetta attraverso il contatto casuale, come strette di mano, abbracci o l’uso condiviso di oggetti. In realtà, l’HIV si diffonde solo tramite fluidi corporei specifici, come sangue, sperma, secrezioni vaginali e latte materno. Azioni quotidiane come mangiare dallo stesso piatto o usare lo stesso bagno non comportano alcun rischio e, anche nel caso di baci profondi, la trasmissione è possibile solo in presenza di ferite aperte nella bocca di entrambi i partner.

La convinzione che la sieropositività sia visibile è un’altra idea errata che porta a discriminazioni. Una persona infetta può restare asintomatica per anni, mantenendo un aspetto e uno stato di salute normali, specialmente se segue le terapie. Al contrario, chi non sa di essere portatore del virus può inconsapevolmente trasmetterlo, motivo per cui il test HIV è raccomandato a tutte le persone sessualmente attive, indipendentemente dal loro stile di vita.

Infine, è fondamentale sfatare l’idea che contrarre l’HIV significhi una condanna a morte: le terapie attuali permettono di vivere a lungo con una qualità di vita simile a quella delle persone HIV-negative.

Se vuoi approfondire l’argomento oppure porre qualche domanda, contattaci. Il nostro team di professionisti sarà felice di risponderti.

Tag: aids, hiv, virus

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