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Prevenzione tumore al seno: cosa fare
La prevenzione senologica è di vitale importanza per la salute delle donne e non sempre si comprende l'importanza di sottoporsi a esami regolari, spesso a causa di una mancanza di consapevolezza o di priorità diverse dettate dagli innumerevoli impegni. Tuttavia, la prevenzione può salvare vite e garantire una buona qualità della vita sul lungo termine.
Tumore al seno e prevenzione
Il cancro al seno è una malattia in cui le cellule della ghiandola mammaria iniziano a moltiplicarsi in modo incontrollato e si trasformano in cellule maligne. La sua origine può essere nelle cellule ghiandolari o nei dotti lattiferi.
La prevenzione del cancro al seno comprende la valutazione dello stato di salute generale, la considerazione dei fattori di rischio afferenti alla vita della paziente e una valutazione individuale del rischio di sviluppare il tumore. Tra questi fattori troviamo la storia familiare (eventuali episodi di tumore al seno in famiglia), lo stile di vita, l'età delle prime mestruazioni e della menopausa, le abitudini alimentari, le eventuali gravidanze, i trattamenti ormonali e l'assunzione di farmaci.
La prevenzione comprende anche l'auto-palpazione e l'esame clinico delle mammelle per rilevare eventuali noduli o cambiamenti oltre che screening regolari, tramite mammografia, specialmente indicati per le donne tra i 50 e i 69 anni, in quanto possono ridurre significativamente il rischio di mortalità per cancro al seno.
In sostanza, partecipare a programmi di screening, che è possibile trovare anche in forma gratuita, è un passo essenziale per diagnosticare tempestivamente il cancro al seno e garantire una cura efficace.
Auto-palpazione: come eseguirla
L'auto-palpazione delle mammelle è un’operazione di base essenziale per il monitoraggio della salute del seno e dovrebbe essere praticata da tutte le donne a partire dai 20 anni di età. Ecco come eseguirla:
- Posizionarsi di fronte a uno specchio in una stanza ben illuminata al fine di poter osservare bene il proprio seno.
- Si inizia analizzando il seno con le braccia distese lungo il corpo, osservandone attentamente la forma, la dimensione e la superficie della pelle: ogni volta si vanno a cercare eventuali cambiamenti visibili, come arrossamenti, ispessimenti, o alterazioni della forma.
- Si sollevano entrambe le braccia sopra la testa e si analizza la zona delle ascelle, cercando eventuali sporgenze o noduli.
- Piegando il braccio dietro il collo, si usano poi le dita della mano opposta per eseguire una palpazione accurata della mammella con piccoli movimenti circolari mentre si esercita una leggera pressione. Sin questa fase si va alla ricerca di eventuali indurimenti, noduli o cambiamenti nella consistenza del tessuto mammario. Notare anche se si avverte dolore o disagio in specifiche aree. Ripetere sull’altro seno.
Qualsiasi cambiamento sospetto va poi segnalato al proprio medico il prima possibile.
Ricordiamo che l'auto-palpazione non sostituisce gli esami clinici regolari o gli screening mammografici, ma può aiutare a rilevare precocemente eventuali anomalie, proprio per questo l'auto-palpazione va eseguita almeno una volta al mese.
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