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Allergie primaverili nei bambini, come aiutare a proteggerli
26 mar 2024

Allergie primaverili nei bambini, come aiutare a proteggerli

Le allergie possono esordire fin dalla più tenera infanzia e secondo i dati ad oggi disponibili, in Italia, sono molto comuni sia nei bambini e che negli adolescenti.

Prima di proseguire, ricordiamo che l'allergia rappresenta una reazione impropria del sistema immunitario a sostanze generalmente inoffensive per la maggior parte delle persone (allergeni), ma erroneamente identificate come agenti estranei da combattere.

I sintomi delle allergie

Nella primavera, gli allergeni, come il polline, il pelo degli animali, gli acari della polvere e le muffe, possono essere inalate anche dai bambini, generando una serie di sintomi specifici.

A seconda dei distretti corporei interessati, i sintomi possono variare, includendo asma, tosse, broncospasmo, riniti, prurito, naso che cola, ostruzione nasale, congiuntivite, prurito e lacrimazione degli occhi. Quando la reazione interessa la pelle, è possibile che si presentino eczema, orticaria, angioedema, gonfiore, dermatite atopica, vomito, diarrea e dolori addominali.

Tra le manifestazioni più comuni in bambini e adolescenti, spiccano la rinite, l'asma e la dermatite atopica.

Diagnosi

Il nostro consiglio è quello di eseguire tempestivamente un'anamnesi nella diagnosi delle allergie, rivolgendosi a un professionista che analizzerà la storia familiare e proverà a individuare le situazioni scatenanti, quali l'assunzione di cibi specifici o il contatto con animali domestici.

La diagnosi allergologica si avvarrà poi di test comuni come il prick test, il patch test e il dosaggio delle IgE.

Rimedi e prevenzione

Una volta sospettata un'allergia, le terapie variano in base alla gravità dei sintomi ai quali porta. Le strategie possono includere la limitazione dell'esposizione agli allergeni, l'uso di antistaminici, fino all’assunzione di cortisone e farmaci steroidei, oppure l'immunoterapia.

La prevenzione gioca un ruolo chiave e si basa sull’evitare il contatto con allergeni noti. Gli antistaminici sono spesso il primo passo terapeutico, in quanto regolano la produzione di istamina, la principale responsabile dei sintomi infiammatori. Farmaci steroidei, come creme, spray o compresse, sono utilizzati solo su prescrizione e sotto controllo medico.

Un'opzione avanzata è l'immunoterapia, che sfrutta il meccanismo dei vaccini per fornire al sistema immunitario piccole dosi di allergeni specifici, contribuendo a modulare la risposta immunitaria.

Ricordiamo che, in caso di reazione molto forte e di shock anafilattico, la somministrazione di adrenalina è essenziale, e i soggetti a rischio possono essere dotati di auto-iniettori.

Se vuoi approfondire l’argomento oppure porre qualche domanda, contattaci. Il nostro team di professionisti sarà felice di risponderti.

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