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Come mantenere un equilibrio del pH vaginale ottimale
Il pH vaginale ricopre un ruolo cruciale nel mantenimento del benessere generale dei genitali femminili.
Cerchiamo prima di capire cosa è il ph: si tratta di una scala di misura dell'acidità o alcalinità di una soluzione, e in questo caso, si riferisce al livello di acidità o alcalinità della vagina che, naturalmente, è leggermente acida, con un pH che varia solitamente tra 3,8 e 4,5. Il mantenimento di tale pH vaginale fisiologico è fondamentale poiché aiuta a creare un ambiente in cui i batteri nocivi hanno difficoltà a sopravvivere e a prevenire infezioni batteriche.
Come mantenere il ph vaginale nella norma
Per mantenere un ambiente vaginale sano e un pH equilibrato vanno messe insieme una serie di buone abitudini che garantiscono il benessere di questa area del corpo.
A tavola, ma non solo, è essenziale bere a sufficienza per rimanere ben idratate: l'acqua aiuta a mantenere l'equilibrio dei fluidi corporei, compresi quelli della zona vaginale. Essa è presente anche in frutta e verdura, che sono ricche anche di nutrienti importanti per la salute generale e possono influenzare positivamente l'equilibrio del pH vaginale. In più, è bene non farsi mancare gli alimenti ricchi di probiotici, come lo yogurt, che possono contribuire a mantenere una flora batterica sana. Parallelamente, va ridotto il consumo di cibi ricchi di zuccheri e grassi ed è importante limitare le dosi di caffè e alcol, il cui consumo eccessivo può avere un effetto disidratante sul corpo: un eventuale consumo costante andrebbe comunque bilanciato con un adeguato apporto di acqua.
Passando all’igiene intima, durante la pulizia è bene eseguire movimenti che vanno dalla parte anteriore a quella posteriore, anche quando ci asciughiamo, al fine di prevenire il rischio di trasferire batteri dall'ano alla vagina. Allo stesso tempo, è bene evitare prodotti profumati, come talco e saponi profumati, oltre a deodoranti e altri prodotti chimici che potrebbero alterare l'equilibrio del pH.
In ultimo, la biancheria deve essere in fibre naturali (cotone) per garantire una migliore traspirazione, rispetto ai tessuti sintetici, e il lavaggio deve prevedere l’utilizzo di prodotti detergenti delicati, che vanno poi risciacquati per bene per evitare la presenza di residui irritanti.
Ci teniamo a sottolineare che ogni persona è diversa, quindi è sempre importante adattare queste raccomandazioni alle proprie esigenze personali e consultare il proprio ginecologo in caso di disturbi che stentano ad andar via con le buone abitudini, al fine di ottenere una diagnosi e un trattamento adeguati.
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