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Occhi stanchi da schermi? Ecco come proteggerli ogni giorno
29 set 2025

Occhi stanchi da schermi? Ecco come proteggerli ogni giorno

Ci svegliamo e la prima cosa che facciamo è controllare lo smartphone, passiamo otto ore o più davanti a un computer, per poi rilassarci la sera davanti a un televisore o a un tablet. I nostri occhi sono costantemente bombardati da luce blu, costretti a un lavoro improbo senza che noi ce ne rendiamo nemmeno conto, fino a quando quella sensazione di secchezzaoculare, di bruciore, di visione offuscata o di mal di testa non ci costringe a strofinarceli con forza. La buona notizia è che esistono strategie, fondate su basi scientifiche e consigliate dagli oftalmologi, che puoi mettere in atto per difendere la tua vista e ritrovare il benessere.

Partiamo da un principio fondamentale, una regola d’oro così semplice che spesso viene sottovalutata: la distanza e la postura. La luce blu emessa dai dispositivi digitali è solo una parte del problema; altrettanto importante è lo sforzo accomodativo che i tuoi occhi devono compiere per mettere a fuoco da vicino, per ore e ore ininterrottamente. Laposizione ideale dello schermo del computer dovrebbe essere esattamente di fronte a te, con il bordo superiore leggermente al di sotto dell’altezza dei tuoi occhi. Questo ti costringe a guardare leggermente verso il basso, una posizione che riduce l’esposizione della superficie oculare all’aria e quindi l’evaporazione del film lacrimale, contrastando la secchezza. La distanza giusta è quella di un braccio teso, circa cinquanta-settanta centimetri. Allunga le braccia e se le tue dita sfiorano appena lo schermo, sei nella posizione perfetta. Allo stesso modo, regola sempre la luminosità dello schermo in base alla luce ambientale; non deve essere né un faro accecante né un oggetto scuro e faticoso da decifrare in un ambiente illuminato. Molti dispositivi oggi offrono impostazioni per la luce calda o le modalità notturne: usale senza remore, soprattutto nelle ore serali.

Ora parliamo della regola del 20-20-20. Ogni venti minuti che passi davanti a uno schermo, alza gli occhi e guarda un oggetto che si trova ad almeno venti piedi da te, cioè circa sei metri, per almeno venti secondi. Perché è così efficace? Perché costringe il muscolo ciliare all’interno del tuo occhio, quello che si contrae per mettere a fuoco da vicino, a rilassarsi completamente. È come concedere una micropausa rigenerante a un atleta durante l’allenamento. Questi venti secondi sono cruciali per interrompere il ciclo di stress accomodativo continuo. Imposta una sveglia soft sul telefono o sul computer se hai difficoltà a ricordartene, e fai di questa pausa un rituale. In quei venti secondi, approfittane anche per ammiccare. Sembra assurdo, ma quando siamo concentrati su uno schermo, il nostro rateo di ammiccamento si riduce drasticamente, anche di un terzo rispetto al normale. Ammiccare è il meccanismo naturale con cui il tuo occhio distribuisce il film lacrimale, lubrificando la superficie corneale e pulendola da piccole impurità e meno ammicchi, più i tuoi occhi diventano secchi, irritati e predisposti a infiammazioni. Quindi, guarda lontano, sbatti le palpebre lentamente e completamente qualche volta, come se stessi dipingendo una delicata pellicola protettiva sulla tua cornea.

Infine, non trascurare il potere di una buona notte di sonno. Mentre dormi il tuo corpo, e i tuoi occhi in particolare, si riparano davvero. Durante le fasi più profonde del sonno, la produzione di lacrime si ripristina, gli occhi si lubrificano in modo completo e l’irritazione accumulata durante il giorno viene lenita. Cerca di creare un rituale serale che ti prepari al riposo: almeno un’ora prima di dormire, stacca tutti gli schermi. Leggi un libro cartaceo, ascolta della musica, fai una conversazione con chi ami. Questo distacco non solo aiuterà i tuoi occhi a rilassarsi, ma segnalerà al tuo cervello che è il momento di abbassare i ritmi e prepararsi al riposo.

Se, nonostante tutti questi accorgimenti, senti ancora il bisogno di un aiuto in più, non esitare a parlare con il tuo farmacista o con il tuo oculista riguardo all’uso di lacrime artificiali. Scegli quelle senza conservanti, soprattutto se pensi di usarle più di quattro volte al giorno, e considerale un integratore, un alleato per dare sollievo immediato quando ne hai bisogno.

 

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